King Crimson “Un revè sans consequence speciale”

dscf3497Un Rève Sans Consequence Speciale – Takrl 1928 U.S.A. Lato A: Medley: the Mincer-the Talking Drum-Lark’s Tongues in Aspic pt.2/ Exile. Lato B: Easy Money/ Lament/ Book of Saturday/ 21st Century Schizoid Man. Live at the Concertgebow di Amsterdam il 23 novembre 1973.

Sono passati solo 43 anni da quella serata…..solo 43 anni?!?!?!? King Crimson è ancora in attività, è di poche settimane fa la tourneè in Italia con il gruppo a 7 elementi ed è ancora…

..forte l’eco delle emozioni tra i fan e sostenitori del gruppo che hanno avuto la fortuna ed il piacere di assistere ad una o più date tra queste serate italiane ed ho avuto modo di constatare che la line up del periodo 1973/74 rimane per la maggioranza dei Crimsoniani, quella preferita. Non posso quindi non dedicare un ricordo alla serata di Amsterdam, rimasta famosa per essere stata usata dal gruppo per includere nel lp Starless and Bible Black versioni dei nuovi brani, prese proprio da quel concerto. Mi è’ praticamente impossibile descrivere l’effetto che l’ascolto dell’inizio del disco mi ha fatto, nel lontano gennaio del 1981, (prima non ero riuscito a trovarlo, avevo avuto tra le mani un paio di copie ma non da ascoltare, solo da vedere), ma credo sia uno sforzo inutile, ogni appassionato dei KC nelle mie condizioni avrà avuto la sua dose di shock, quindi posso parlare direttamente del concerto, relativamente alla versione da bootleg: l’inizio del disco è epico, con il suono prodotto dalle percussioni Bill Bruford ad introdurre un tipico momento di improvvisazione dei Crimson, raccolto sotto il nome di The Mincer, brano che in tutta la tourneè europea dell’autunno/inverno del 1973, non fu eseguito nemmeno due volte in maniera simile, ma che è stato immortalato tra i brani usati per il seguente prodotto del gruppo, l’lp Starless and Bible Black, depurato di ogni traccia di applausi del pubblico presente nella serata del 15 novembre a Zurigo: questa versione olandese è più incisiva di quella di Zurigo, con una forte presenza dei mellotron ma, soprattutto, con la maestosa forza del basso di John Wetton che irrompe nell’ascolto dando subito la misura della forza della serata (e della qualità della registrazione). The Mincer sfuma con il suo crescendo di archi nella sequenza ritmica della percussione e del basso di The Talking Drum, dando il via all’ipnotica melodia del violino di David Cross che per almeno per metà del brano volerà in ogni direzione sonora: il mellotron di supporto si trasforma verso la fine nel suono della Gibson di Robert Fripp, quì molto energetica e stridente, mentre il ritmo si trasforma da incalzante a trascinante, per raccordarsi tra tutti gli strumenti nell’acuto che annuncia l’inizio di Lark’s Tongues in Aspic Pt.2,  svelato dalla sola chitarra e subito accompagnato dal resto degli strumenti: energia pura che si svolge in una ripetizione di sequenze che arriveranno al culmine nel break imposto dalla chitarra contrapposta a basso e batteria, per introdurre l’assolo di violino, eseguito in maniera molto nervosa e molto veloce da Cross sino alla fase finale, che riporta ad un momento di quiete prima dello scatto finale, sinfonico, con il quale si conclude il brano. Ho scritto troppo, ma era inevitabile, viste le emozioni che sono condensate dietro questi 17:03 minuti di musica indescrivibile a parole…; scatta il delirio nella sala, ma si passa con rapidità ad un brano di atmosfera come Exiles, con i suoi rimandi a melodie esotiche che ben supportano le liriche di Richard Palmer-James: ancora una volta è il violino lo strumento che risalta con la sua melodia, quasi un assolo della durata dell’intero brano. La voce possente di John Wetton fa quì la sua prima apparizione nel disco, dando comunque un forte contributo emotivo all’ascoltatore che, di colpo, si trova ad aver trascorso più di venti minuti in un altra dimensione ed a dover cambiare il lato del disco! Pronti..via, si riparte con due brani classici del periodo, due ottime versioni di Easy Money e Lament, nelle quali incomincia a prevalere la chitarra sul resto della band, con un timbro molto distorto e potente. Va sempre menzionato il lavoro percussivo di Bill Bruford, in questi due brani particolarmente articolato e complesso, marchio di fabbrica dei King Crimson di quegli anni. Segue una delle migliori versioni di Book of Saturday che io abbia mai ascoltato, perfetta in ognuno degli esecutori e di grande atmosfera. La registrazione viene tagliata non appena il pezzo termina per far partire LA versione di 21st Century Schizoid Man che chiudeva la serata olandese. Ovviamente è un opinione personale, ma appunto a parere mio, questa è la migliore esecuzione del brano che abbia mai ascoltato, per il mix di qualità sonora eccellente e per l’esecuzione di grande bravura. Ho avuto modo di ascoltarne moltissime versioni, alcune delle quali avrebbero modo e maniera di rivaleggiare con questa, ma nessuna può però vantare lo stesso livello di registrazione professionale e quindi non se ne possono apprezzare sino in fondo le qualità ed i pregi. L’esecuzione è tipica di quella formazione: inizio con strofe cantate distorte, duetto di riff tra chitarra e violino e poi si aprono le danze: Fripp si concede un assolo veloce nella sua parte iniziale, per dare spazio al basso per un contrappunto di grande energia che introduce la seconda parte dell’assolo di chitarra che si fa velocissima e distorta, mentre il ritmo di base diventa infernale. La conclusione del brano è accademica e si immerge in un boato della folla presente, assolutamente la degna fine di un simile concerto. Senza aggiungere altri commenti, aggiungo solo alcune brevi note collezionistiche: originariamente la fonte dovrebbe essere stata un BBC Transcription, comunque l’edizione della Takrl è del periodo 1975/76 ed è rintracciabile in varie edizioni, almeno quattro e cioè quella con doppio inserto ed etichette Takrl Deluxe, abbastanza rara, quella con doppio inserto ed etichette blu Tmoq smoking pig, molto rara, quella con inserto singolo (quello frontale dei due) e lista dei brani inserita nel piede di pagina, la più diffusa e quella con inserto singolo (quello retro dei due) con il nome del gruppo scritto a macchina da scrivere, anch’esso abbastanza diffuso, anche se meno della precedente. E’ stato inoltre prodotto un BBC college concert  (#26), trasmesso per radio la settimana dal 20 marzo 1983, con l’ordine dei brani mischiato ed è stato prodotto inoltre un BBC Rock Hour (#520), mandato in onda la settimana del 13 maggio 1984, con solo la seconda facciata di Un rève, mentre sul retro vi sono i Pink Floyd con una facciata del Paris Theatre di Londra del 1971, immortalata a suo tempo nel bootleg Floyds of London della CBM. Venne ristampato in Italia nella metà degli anni ’80 e verso la fine degli anni ’80 stessi, venne realizzata una versione dalla tedesca Flashback, sotto il titolo Book of Saturday, con facciate invertite. Nella foto potete vedere due copie dell’edizione con foglio frontale singolo, una delle due accompagnata da una lettera siglata da uno dei membri fondatori della Takrl stessa, Mr. Ken D.!