The Who “Who’s on first”

dscf3601Who’s on First – Idle Mind Production IMP 1111 U.S.A.  Lato A: Can’t Explain/ Substitute/ My Wife/ Baba O’Riley/ Squeeze Box; Lato B: Behind Blue Eyes/ Dreaming From The Waist/ Magic Bus/ Glow Girl*/ Tommy*; Lato C: Amazing Journey/Sparks/ The Acid Queen/ Fiddle About/ Pinball Wizard/ I’m Free/ Tommy’s Holyday Camp/We’re Not Gonna Take It; Lato D: Summertime Blues/ Medley: My Generation-Join Together-Road Runner- Won’t Get Fooled Again/ Girl’s Eyes*. Live at Anaheim Stadium, Anaheim California USA, 21 marzo 1976, * studio outtakes.

Le esibizioni dal vivo degli Who sono sempre state tra i maggiori eventi nel panorama della musica Rock e, a ben ascoltarli, è abbastanza facile capire il perché……: la potenza del suono e della musica sono sempre stati al massimo possibile e suonabile, a dispetto di qualsiasi problema il gruppo potesse vivere od affrontare in quel determinato momento; è sempre stata la loro magia, andare in scena e uscirne come vincitori, anche in uno di meno, feriti, contusi, ubriachi, dopati, senza voce e forza ma pur sempre grandi! Questo concerto ne fotografa le potenzialità forse nell’ultimo periodo non offuscato da una vena malinconica dell’attività del gruppo, pochi anni prima della scomparsa di Keith Moon, più che un musicista un vero istrione, parte integrante dello spettacolo scenico del gruppo, che lui rendeva potente tramite il suo modo incredibile di suonare la batteria: a mio parere, dal momento in cui il gruppo ebbe a riprendere l’attività, dopo la scomparsa di Moon, nel 1979, un velo di tristezza ne ha sempre caratterizzato l’attività, sentimento che si è amplificato ulteriormente dopo la scomparsa di John Entwistle. Questo concerto è invece ancora pervaso di leggerezza interpretativa, i brani volano via veloci, dall’apertura con Can’t Explain al filotto che lo segue, Substitute, My Wife, la bellissima Baba O’Riley e Squeeze Box, quest’ultima in una versione meno intrigante del solito, se pur ben suonata. Seguono classici come Behind Blue Eyes, come al solito con l’intro di chitarra sovrastato dal frastuono del pubblico, ed altri, per arrivare all’esecuzione della suite di Tommy: si tratta di una composizione molto pretenziosa nella sua versione da studio e nella successiva OST dal film che lo rese celebre a livello mondiale, assolutamente non replicabile dal vivo a meno di non presentarsi con un orchestra ed almeno altri sette/dieci strumentisti di supporto. Proprio in questo si può apprezzare la forza degli Who: riuscivano a rendere comunque, pur essendo un trio strumentale più voce, la complessità e la bellezza di una cosiddetta “Rock Opera”. Personalmente il tour 1976 mi piace molto, proprio per le modalità di interpretazione del set di Tommy, dove ognuno dei musicisti riusciva a decuplicare il proprio sound, per ricreare l’atmosfera originale. Forse solo il gran finale, We’re not gonna take it (listening to you, see me feel me), affidato alla voce di Daltrey, per quanto in gran forma, non poteva eguagliare la forza di un coro intero, ma, per quanto le tracce audio hanno trasmesso, a quel punto era l’intervento di parte del pubblico a dare un forte contributo alla riuscita del brano. Il quarto lato del bootleg riporta il momento del relax, quando come fosse un premio per la fatica profusa, il gruppo si dedicava a brani che davano adito a lunghi assoli ed a fraseggi infiniti tra la sezione ritmica e la chitarra di Townshend, anche attingendo ad estratti di brani classici del Blues: le fila del discorso venivano riprese per arrivare alla chiusura con Won’t Get Fooled Again, un manifesto generazionale ed un brano di enorme potenza emotiva. Devo dire che l’incisione non è tra le migliori in assoluto, ma ha comunque un grande fascino e l’edizione multicolorata della foto è decisamente molto, molto difficile da trovare. Personalmente non apprezzo un gran che i tre brani da studio, forse un riempitivo per le due facciate che li contengono, mi domando solo perché non sono stati utilizzati altri brani dal concerto, sicuramente molto più lungo di quanto contenuto in questo doppio, ma è una domanda destinata a non avere nessuna risposta…